lunedì 7 maggio 2012

PER EFFETTUARE I TIROCINI ABILITANTI NON SAREBBE PIU' PREVISTO L'ESAME DI AMMISSIONE


    
   E' di poche ore fa fa la notizia ( che  in data  8  maggio 2012 il MIUR avrebbe addirittura ritirato)  secondo cui il Ministro della Pubblica Istruzione, Profumo, in alcune note-stampa e in interviste ad hoc, ha annunciato che «Saranno ammessi in aula», a fine anno, al primo corso di tirocinio per conseguire l'abilitazione, i docenti con almeno tre anni di servizio, come previsto anche da una direttiva europea...non dovranno sostenere alcuna prova preselettiva, non ci saranno selezioni di ingresso per loro, perché sono persone che nella realtà il tirocinio l'hanno già fatto. Finito il corso, come tutti gli altri tirocinanti, dovranno superare la prova finale. E con questo sistemiamo una delicata questione che si è creata dopo la chiusura delle vecchie scuole di specializzazione».
     Questa, del ministro, presumibilmente vuole essere la risposta   a migliaia di giovani  aspiranti docenti  in ansia  a causa del vuoto normativo che si è creato da quando le scuole di specializzazione sono state chiuse in attesa di un  altro sistema di abilitazione  che fino ad oggi non era mai arrivato e che adesso c'è: il tirocinio formativo attivo.
     Lo scorso 23 aprile, come abbiamo anche evidenziato su questo blog la settimana scorsa, è stato pubblicato il decreto: che prevede che ben 475 ore di tyirocinio siano svolte  in classe e in laboratorio, in quanto, secondo il ministro, «essere preparatissimi nella propria disciplina non significa essere bravi insegnanti, abbiamo bisogno di docenti moderni, capaci di stimolare i ragazzi, di gestire le loro aspettative, anche attraverso modalità nuove, la tecnologia per esempio».
     Il nuovo sistema di abilitazione rientrerebbe in un progetto complessivo di riordino del sistema di reclutamento dei docenti, che così viene in sintesi anticipato dallo stesso Ministro: «Il punto di partenza - d - è che l'ultimo concorso per l'immissione in ruolo è stato fatto nel 1999, e per alcune classi di concorso addirittura nel '90. Noi abbiamo quindi lavorato ad un progetto per far ripartire il sistema. Il tirocinio, innanzitutto, ma poi, subito dopo, i concorsi per le cattedre. Entro l'anno bandiremo un primo concorso, abbiamo già fatto richiesta di autorizzazione per il numero di posti».
   A questo proposito, secondo indiscrezioni, i possibili "tirocinanti" ammonterebbero  dai cinquemila agli ottomila , anche se  non è ancora possibile  calcolare una cifra precisa. Al  concorso  comunque  potranno accedere i docenti già abilitati, e i vincitori, quasi sicuramente, entreranno in servizio nel 2013-2014.

«Già nella prossima primavera -  continua il ministro -, faremo un altro bando, al quale potranno accedere anche i nuovi abilitati, i vincitori entreranno in servizio nel 2015-2016. La mia idea, dopo, è quella di dare una cadenza biennale ai concorsi, per regolarizzare tutto il sistema. I due momenti più importanti saranno l'abilitazione e il concorso. Due momenti certi, con cadenza regolare e sicura, che dovrebbero finalmente far cessare la confusione in cui da anni si trovano gli insegnanti precari e i giovani laureati che vorrebbero dedicarsi all'insegnamento». 
«L'aggiornamento del sistema porterà allo svuotamento delle graduatorie» sottolinea il ministro in modo ottimistico, in quanto «È vero che con il nuovo sistema pensionistico il turn over si è un po' attenuato ma non così tanto, e per i prossimi anni si creeranno nuovi posti di lavoro nella scuola».

   Nella stessa occasione il Ministro ha inoltre comunicato che «I docenti precari potranno contare  anche sul lavoro di revisione delle classi di concorso che abbiamo fatto al ministero e che è finito. Le attuali classi di concorso, troppe, saranno ridotte a 50-60. Andremo anche a controllare le graduatorie ad esaurimento dove ci sono persone iscritte da moltissimi anni», dunque «bisognerà avere grande attenzione al docente, a come sta in aula, alla sua attitudine all'insegnamento, gli studenti hanno bisogno di questo».
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  Invitiamo tutti gli interessati a prestare tutta l'attenzione possibile all'evolversi della normativa ed agli adempimenti individuali connessi.

2 commenti:

S.M.A. ha detto...

Grazie per questa ennesima preziosa informazione.

Anonimo ha detto...

Con l'aria di precarietà che tira i concorsi sembrano molto campati in aria.