giovedì 31 maggio 2012

E' IL MOMENTO DI ADORARE... un altro primo venerdi scolastico - mese di giugno


   Eccoci nuovamente al I venerdi del mese che entra nella sua validità già dopo i primi vespri di oggi, giornata conclusiva del mese mariano, nel quale, ancora  una volta, pur tra tante fatiche e tanti problemi, abbiamo potuto sperimentare l’amore della Madonna per gli allievi – grandi e piccoli - che popolano le nostre scuole sotto la protezione attenta e premurosa  di Sainte Jeanne Antide.

   Il primo venerdi di giugno che celebriamo nelle nostre scuole ,con un momento più o meno lungo di adorazione eucaristica di  ogni classe a turno, sarà l’ultimo di quest’anno scolastico, ma ci auguriamo sia anche  la premessa (e la promessa) di una ripresa di questa consuetudine fin da prossimo settembre. Promessa da parte di allievi e docenti e suore, ma anche di tanti genitori che con semplicità, senza clamori, hanno già mostrato di  gradire questi momenti di adorazione aucaristica destinati ai loro figli, come una vera e propria benedizione.

   Dunque assecondiamoli e, mentre affidiamo a Gesù Eucarestia le fatiche finali degli scrutini e degli esami che concluderanno il lavoro scolastico annuale, ritorniamo a ristorarci nella   lode al Santissimo Sacramento, anche  con le  inimitabili e intramontabili   parole di San Tommaso d’Aquino e del suo stupendo canto di fede e di amore a Cristo:

Pange língua gloriósi
Córporis mystérium,
Sanguinísque pretiósi,
Quem in mundi prétium
fructus ventris generósi
Rex effúdit géntium.

Nobis datus, nobis natus
ex intácta Vírgine,
et in mundo conversátus,
sparso verbi sémine,
sui moras incolátus
miro cláusit órdine.

In suprémae nocte cenae
recúmbens cum frátribus,
observáta lege plene
cibis in legálibus,
cibum turbae duodénae
se dat suis mánibus.

Verbum caro panem verum
verbo carnem éfficit:
fitque sanguis Christi merum.
Et si sensus déficit,
ad firmándum cor sincérum
sola fides súfficit.

Tantum ergo Sacraméntum
venerémur cérnui:
et antícuum documéntum
novo cedat rítui:
praestet fides suppleméntum
sénsuum deféctui.

Genitóri, Genitóque
laus et jubilátio,
salus, hónor, virtus quoque
sit et benedíctio:
procedénti ad utróque
cómpar sit laudátio.
Amen.



“Pange lingua” (Traduzione italiana)
Canta, o mia lingua,
il mistero del corpo glorioso
e del sangue prezioso
che il Re delle nazioni,
frutto benedetto di un grembo generoso,
sparse per il riscatto del mondo.
Si è dato a noi, nascendo per noi
da una Vergine purissima,
visse nel mondo spargendo
il seme della sua parola
e chiuse in modo mirabile
il tempo della sua dimora quaggiù.
Nella notte dell’ultima Cena,
sedendo a mensa con i suoi fratelli,
dopo aver osservato pienamente
le prescrizioni della legge,
si diede in cibo agli apostoli
con le proprie mani.
Il Verbo fatto carne cambia con la sua parola
il pane vero nella sua carne
e il vino nel suo sangue,
e se i sensi vengono meno,
la fede basta per rassicurare
un cuore sincero.
Adoriamo, dunque, prostrati
un sì gran sacramento;
l’antica legge
ceda alla nuova,
e la fede supplisca
al difetto dei nostri sensi.
Gloria e lode,
salute, onore,
potenza e benedizione
al Padre e al Figlio:
pari lode sia allo Spirito Santo,
che procede da entrambi.
Amen. 

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io lasio questa preghiera:

Ti preghiamo o Signore perchè tu preservi le famiglie dei nostri allievi da ogni male e le aiuti a crescere nella fede e ad essere maestre di evangelizzazione.

Anonimo ha detto...

Bella e coraggiosa iniziativa.

Anonimo ha detto...

Ho trovato questa bella preghiera e voglio condividerla con voi:




NON POTEVI



Non potevi, Signore, scegliere niente di più significativo che il pane per rivelarci le intenzioni del tuo Cuore. Il pane è semplicità, il pane è quotidianità, il pane è sazietà, il pane è provvidenza, il pane è per tutti.

Tu hai preso del pane per chiamarlo “tuo Corpo”, Tu hai preso del vino per chiamarlo “tuo Sangue”. Quella sera, di quel giovedì, ribaltò tutto l’ordine delle cose, si chiamò “Santo” perché Tu rivelasti un modo nuovo di amare. Quello di dare la tua stessa Vita, quello di farsi mangiare, quello di diventare sacrificio d’amore. Così, il nostro amare sarà vero solo se anche noi saremo pronti a donarci, con un amore più grande, a coloro che ci amano. Questa Eucaristia diventa così memoria di questo tuo amore più grande, un amore che sa accogliere chiunque e sa condividere la gioia di quel Regno che Tu Signore sei venuto ad annunciare. In quel giovedì santo si compì un miracolo che nessuno avrebbe previsto. I tuoi discepoli, Signore, si erano abituati a vedere i miracoli da Te operati sugli altri, ma ebbero la perplessità a capire che quel pane e quel vino ora erano diventati Te, la tua Presenza, la tua Parola, il tuo Amore, la tua Offerta, la tua Tenerezza. Le parole di quella sera, Gesù, rimarranno nel nostro cuore. “Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo,” “Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue, il sangue della nuova ed eterna alleanza versato per voi. Fate questo in memoria di me”.


M.E.

Tina ha detto...

Apprezzo sempre di più questo blog: uno strumento di evangelizzazione della cultura e di diffusione del carisma educativo di Santa Giovanna Antida Thouret.
Giovanna Antida ha posto l'eucaristia al centro della vita comunitazia ed apostolica, e in un tempo nel quale non era possibile fare la comunione tutti i giorni-secondo la prassi del tempo- lei inventa tante occasioni di festa per la sua Congregazione da celebrare necessariamente ricevendo il corpo del Signore.
La Parola ascoltata, l'eucerestia spezzata, la comunità sono per Giovanna Antida e per le sue Suore della Carità, tre pilastri portanti della loro vita consacrata.

Tenendo fisso il nostro sguardo su gesù Eucaristia, ci prepariamo alla solenntà della SS Trinità, e alla solennità del CORPUS DOMINI.

Auguri di buona festa e di buona conclusione dell'anno scolastico al preside, a tutti i docenti laici e suore e a tutti gli alunni dell'Istututo San Vincenzo. Restiamo sempre uniti nel Signore.

rita ha detto...

Dio benedica la vostra iniziativa,avete il coraggio e l'audacia di S.G.Antida,sulle sue orme state aiutando i giovani a mettere Gesù,morto e risorto per noi,al centro della vita,quale sorgente da cui attingere la forza necessaria per affrontare le prove e le difficoltà inevitabili della vita,ma con Lui Signore della vita si è più che vincitori Rita

Anonimo ha detto...

è un'iniziativa bella e sorprendente,ci eravamo rassegnati a vedere la scuola cattolica quasi pavida nel proporre i valori della fede e protesa esclusivamente a competere con la statale sul piano delle proposte curriculari e di arricchimento dell'offerta formativa o di indirizzi capaci di incentivare le iscrizioni,siete stati coraggiosi,andate avanti ed i frutti non mancheranno