sabato 9 giugno 2012

LE NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DEL PRIMO CICLO NELLA BOZZA DEL 30 MAGGIO 2012: qualche sommesso commento...


       Le Indicazioni Nazionali  attualmente in vigore per il curricolo della scuola dell'Infanzia e del Primo Ciclo ( Primaria e secondaria di I grado) risalgono appena al settembre 2007 e già sono considerate vecchie e superate o  comunque " superabili" al più presto. In effetti con   DPR del 20 marzo 2009, n. 89,  il M.I.U.R. invitava a   metterle alla prova, ma in questi tre anni non è stato fatto nulla per portare a sintesi culturali esperienze e riflessioni locali, quando e dove ci sono state... Le scuole, come è noto, sul piano organizzativo, hanno dovuto fare i conti con la pesante riduzione organica, sul piano culturale, hanno dovuto fronteggiare il sempre più “intrusivo” sistema di valutazione esterna che ha orientato, in qualche modo, anche le stesse Indicazioni per il curricolo del 2007.
 
      E' dunque pronta una bozza per le Nuove Indicazioni, che noi riportiamo interamente  tra i "Documenti del blog" (clicca apposito link sulla colonna a dx), sulla quale è apertissima ( la C.M.  24 maggio 2012, n. 46 pone tempi estremamente ridotti ) un' altrettanto frettolosa consultazione delle scuole,  che  in questo periodo sono oberate dagli  onerosi e delicati impegni di valutazione finale degli alunni e dagli esami.

     Sebbene la lettura della bozza in parola sia stata necessariamente frettolosa e non oggetto ancora  in molte delle nostre scuole di  dibattito interno nei collegi dei docenti, ci sentiamo ugualmente in dovere di esprimere a caldo - visti i ridottissimi tempi che abbiamo a disposizione - qualche nostro commento di fondo, che, tra l'altro, abbiamo anche provveduto a rappresentare tramite FIDAE. E' ovvio che i commenti  che seguono,pur non rappresentando in via ufficiale la linea delle scuole paritarie SdC, costituiscono ugualmente un possibile canovaccio per la discussione  all'interno dei collegi dei docenti delle medesime scuole .  E'  comunque  opportuno che ogni docente e ogni dirigente scolastico partecipi alla consultazione , inviando  le proprie osservazioni anche  all'indirizzo: indicazioninazionali2012@istruzione.it.   o comunque  compilando il questionario on line  come indicato dalla Circ. MIUR n. 31 del 18 aprile u.s., richiamata dalla circ.n. 49 del 31 maggio scorso.
   
      In ogni caso, ecco, in strettissima sintesi, le nostre osservazioni di fondo:
  • ·         Dagli “obiettivi generali del processo formativo”, delineati a pag. 3 della Bozza, sembra  categoricamente escluso quello dello  sviluppo e graduale potenziamento nella coscienza dell’allievo dei fondamenti etici e anche spirituali che sono , tra l’altro, estremamente funzionali all’irrobustimento della formazione alla Cittadinanza e che, comunque, restano obiettivi prioritari per le scuole cattoliche ( e non solo per esse, ci si augura);
  • ·         Quando si tratta di progettare e delineare essenzialmente il passaggio dalle indicazioni al curricolo, si rimane forse nell’ambito di una proposizione troppo ottimistica e comunque lasciata alla buona volontà delle singole istituzioni scolastiche, specialmente per la scelta di “esperienze di apprendimentgo più efficaci, scelte didattiche più significative,strategie più idonee, ecc.” Vista la delicatezze del processo di concretizzazione delle indicazioni nella prassi scolastica quotidiana, non è forse il caso di individuare e dettare proposte operative concrete , senza lasciare il tutto al volontarismo delle singole scuole o, peggio, dei singoli operatori scolastici?
  • ·         In generale le indicazioni per le scuole dell’Infanzia e Primaria appaiono ben definite e concretamente perseguibili; un po’ meno  concrete, definite e convinte sembrano invece quelle relative alla scuola secondaria di I grado;
  • ·         Gli obiettivi delineati per l’apprendimento della Storia e della Geografia, sia in ambito di scuola primaria sia , soprattutto, in ambito di scuola secondaria di I grado, sembrano molto dispersivi, anche se in complesso assai pretenziosi: non è il caso di sfoltirli e di corredarli da un tessuto di contenuti di apprendimento consono ai tempi disponibili all’interno del monte ore dedicato e alle rali possibilità di sistemazione logica da parte degli alunni?
  • ·         L’apprendimento dei  contenuti per  Cittadinanza e Costituzione (espressione  che indica una’ esigenza di formazione estremamente ampia e complessa) viene ancora una volta lasciato  alle scelte ( o forse all’arbitrio?) dei singoli docenti o , al massimo, dei singoli consigli di classe per quanto attiene all’individuazione dei tempi dedicati all’interno della scansione del curricolo, col risultato, purtroppo ampiamente sperimentato, di ridurre tale formazione, bene che vada, solo  a momenti marginali. Ci si chiede se non sia il caso di ordinare  tale formazione ( e i relativi , imprescindibili apprendimenti), in spazi istituzionalizzati e consolidati all’interno degli orari settimanali di lezione (per es, sfruttando la quota del 20%...), senza lasciare anche questa delicatissima materia alla volontarietà progettuale o meno dei collegi dei docenti!
  • ·         Più in generale le Indicazioni rivelano forse un’eccessiva ricerca di “omnicomprensività” delle diverse istanze pedagogiche, filosofiche, ideologiche, ma anche nella riproposta ciclica, nel passaggio da un livello all’altro di istruzione, dei vari obiettivi formativi e soprattutto didattici.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh già...: quanto sono lontani i tempi di Maritain che illuminava i pèrogrammi ministeriali. Oggi con queste indicazioni tanto elastiche si cerca di accontentare tutti.
Anche il Buddhismo e Maometto.

Anonimo ha detto...

Non vi sta bene niente.

Bruno ha detto...

Per l'anonimo delle 21,52: cosa ti fa pensare che non ci stia "bene niente"?
Il MIUR chiede il parere di tutti e noi qui abbiamo appena iniziato ad esprimere sommessamente il nostro.

Anonimo ha detto...

Penso, anche io, che per facilitare il passaggio dalle indicazioni al curricolo, e quindi il processo di concretizzazione delle indicazioni nella prassi scolastica quotidiana, che il documento delle Indicazioni nazionali debba suggerire proposte operative concrete , senza lasciare il tutto alla responsabilità delle singole scuole o dei singoli docenti. Sarebbe opportuno che gli obiettivi di tutte le discipline fossero realmente perseguibili e raggiungibili. In ogni caso, si sente l'esigenza di maggiore concretezza.

Tina ha detto...

Grazie per avere inserito questo post sulle indicazioni nazionali, mi auguro che la discussione ci aiuti a comprendere meglio quale dovrebbe essere oggi la missione della scuola. Credo che al centro debba esserci sempre la persona dell'alunno, immagine e somiglianza di Dio. La persona, scriveva Edith Stein, è l'unità di corpo, anima, spirito. L'educatore perciò deve prendersi cura della persona in questa sua triplice dimensione. Mi domando: di cosa hanno veramente bisogno i nostri alunni? cosa significa avere a cuore la loro formazione che tenga conto della triplice dimensione della loro persona? E' possibile avere un documento di Indicazioni nazionali che sia semplice, concreto e attento alla persona degli alunni?
Temo,infine, che passare da Indicazioni nazionali a indicazioni nazionali in breve tempo serva solo a disorientare gli operatori scolastaci.

Anonimo ha detto...

Non possiamo pretendere che nelle nuove indicazioni nazionali ci sia il richiamo al nostro stile educativo o in generale allo stile educativo cattolico, però possiamo pretendere che le enunciazioni di principio siano chiare e non ambigue e soprattutto che si chiarisca bene che noi dobbiamo formare personalità INTERE e non solo aspetti di esse.

Anonimo ha detto...

Le indicazioni nazionali di lingua straniera (prima e seconda) per le classi di I grado sono molto confuse. Bisognerebbe rivederle.

Anonimo ha detto...

Io voglio esprimere delle riserve, molte sriserve sul sistema di consultazione della base circa questa bozza di Indicazioni.
O si decide di fare una buona consultazione, con tutto il tempo necessario oppure è meglio lasciare perdere.

Anonimo ha detto...

Molti contenuti di alcune discipline sono campati in aria

Anonimo ha detto...

Secondo me dovremmo inviare a coloro che hanno stilato le indicazioni anzionali suggerimenti accettabili per migliorare il testo e la proposta. E' bene evidenziare i limiti, ma occorre pure fare proposte. Cerchiamo insieme di individuare vie eprcorribii, secondo noi.

SdC ha detto...

Si, effettivamente bisogna essere sempre costruttivi, a volte anche sfidando il nostro latente pessimismo. Tuttavia penso anche io che questa consultazione così frettolosa difficilmente possa sortire risultati ottimali.
Nel nostro piccolo comunque le osservazioni riportate nel thread di apertura le abbiamo già inoltrate a chi di dovere.

SdC ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Se vogliamo veramente mettere al centro di tutto il lavoro deducativo la persona dell'alunno9 nella sua interezza, è inutile e dannoso che si continui a parlare solo di sviluppo di competenze e basta.

E.

Anonimo ha detto...

Penso che sia invece utile parlare dello sviluppo delle competenze, a condizione che non ci si fermi lì.
Le competenze da sole non bastano a costruire l'identità dell'uomo. E noi dobbiamo collaborare a costruire uomini non tecnocrati o robots.

Teresa ha detto...

Perchè sono state completamente bandite le "Educazioni". Non servivano?