lunedì 25 giugno 2012

PER IL VOTO FINALE DEGLI ESAMI CONCLUSIVI DEL I CICLO IL VOTO DI AMMISSIONE PURTROPPO CONTA ESATTAMENTE QUANTO UN VOTO RIPORTATO NELLA SINGOLA PROVA….

     La C.M. n. 48 del 31 maggio 2012 (integralmente riportata tra i documenti del blog : basta cliccare sull’apposito link sulla colonna a dx) detta norme “a carattere permanente” sull’esame di stato conclusivo del I ciclo d’istruzione, puntualizzando, in particolare:

     Esito dell’esame
 
L’esito dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo “è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi. A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità” (DPR n. 122/2009).
All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI, e il giudizio di idoneità all’ammissione. Il voto finale “è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5”.
Per media dei voti deve intendersi la media aritmetica, dovendosi attribuire a tutte le prove d’esame il medesimo rilievo. Si esclude pertanto ogni possibilità di ricorrere alla media ponderata.
Al riguardo, si ricorda che tutti gli allievi ammessi all’esame di Stato hanno già conseguito nello scrutinio finale almeno un voto di sufficienza nelle diverse discipline. È pertanto cura precipua della commissione e delle sottocommissioni d’esame far sì che il voto conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani candidati. Occorre quindi evitare possibili appiattimenti, che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze” e di evidenziare i punti di forza nella preparazione dei candidati, anche in funzione orientativa rispetto al proseguimento degli studi.
In merito alla ipotesi di applicare un “bonus” in analogia all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo d’istruzione, si fa presente che tale istituto non è contemplato da alcuna norma per l’esame finale del primo ciclo. Pertanto, è da escludere che le commissioni d’esame possano operare in tale senso. “

   Si sottolinea che il voto relativo all’esito finale è quello risultante da una media aritmetica di tutti i voti riportati nelle singole prove scritte, in quella orale e nell’ ammissione all’esame. 

   E’ proprio il voto di ammmissione, che sintetizza la qualità e la quantità di un impegno pluriennale , voto, per quanto possibile, omnicomprensivo e che  in sostanza sintetizza tutta una serie di valutazioni sui livelli di sviluppo di competenze e di formazione umana e sociale acquisito dall’allievo negli otto anni di frequenza del I ciclo di istruzione che riduttivamente è qualificato alla stregua del risultato  di una singola prova disciplinare.

   Si potrebbe, al limite,dare ad esso la stessa valenza del colloquio pluridisciplinare o forse anche quella attribuita alla prova INVALSI, per quanto prova anch’essa parcellizzata per quanto concerne gli ambiti di accertamento, ma è aberrante  attribuire al voto di ammissione lo stesso peso del risultato di una prova scritta specifica, per sua natura settoriale.

   Eppure è’ così!

      Dalla media aridamente aritmetica non si esce e a nulla vale – o quasi – la possibilità di arrotondamento del voto conclusivo all’unità superiore, per un max di 0,49 punti, senza alcuna possibilità per la commissione di disporre di un ragionevole bonus che possa eventualmente riequilibrare un sistema aritmetico di valutazione che in fondo trascura volutamente l’impegno reale manifestato dall’allievo nei primi, preziosi, importantissimi otto anni di scolarizzazione!

     Ciò è purtroppo una realtà e non si vede come e quanto sia percorribile l’itinerario consigliato dalla stessa circolare, secondo cui dovrebbe essere “… cura precipua della commissione e delle sottocommissioni d’esame far sì che il voto conclusivo sia il frutto meditato di una valutazione collegiale delle diverse prove e del complessivo percorso scolastico dei giovani candidati. Occorre quindi evitare possibili appiattimenti, che rischierebbero di penalizzare potenziali “eccellenze” e di evidenziare i punti di forza nella preparazione dei candidati, anche in funzione orientativa rispetto al proseguimento degli studi…

   La contraddizione è purtroppo molto palese!

   E’ altrettando palese quanto sia fumosa e ambigua la possibilità di attribuzione della lode (“A coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità”) .Sembrerebbe che l’unica condizione per l’attribuzione della lode sia l’unanimità. Nessun altro criterio oggettivo né suggerito né imposto!
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    Non aggiungiamo alcunchè. Ci auguriamo però che un serio dibattito sulla valutazione dell’esame conclusivo del I ciclo presto ponga rimedio a questi (larghissimi) margini di incertezza e di possibilità di equivoco!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ubn sistema di valutazione, perdonatemi, irragionevole. Almeno concedessero alle commissioni di mitigarlo con un bonus discrezionale.

Anonimo ha detto...

Quoto interamente anche io.
Enza

Anonimo ha detto...

Un serio dibattito si sarebbe potuto e dovuto fare se la circolare del regolamento sugli esami fossestata emanata prima del 30 maggio. A quel punto ormai c'era poco da fare.

Anonimo ha detto...

Si ha l'impressione che tutto venga pensato e fatto troppo di fretta...

Anonimo ha detto...

Una sbrigativa e superficiale "media aritmetica e non ponderata" è lo squilibrio più grave che si possa fare nella valutazione conclusiva del I ciclo per un alunno. Io come docente mi VERGOGNO!

Bruno ha detto...

Gentile anonimo delle 19,58,
possiamo comprendere la tua amarezza, ma non è il caso di perdere la calma necessaria più che mai in questo periodo di esami.
Il sistema di valutazione dell'esame è sicuramente restrittivo, ma è anche vero che quando una commissione/consiglio di classe è unita da identità di vedute, mancanza di preconcetti e di retropensieri, la valutazione dell'alunno può essere serena e non penalizzante.

Grazie comunque per il tuo intervento