lunedì 20 maggio 2013

PERCHE' L'AUTONOMIA DELLE SCUOLE PARITARIE DELLA CONGREGAZIONE DELLE SUORE DELLA CARITA' DI SAINTE JEANNE ANTIDE?

         Tre  buone ragioni almeno per parlare di autonomia e di auspicarne la realizzazione nelle scuole gestite dalla Congregazione Sdc:
  1. la necessità non più procrastinabile di adeguarsi alla dimensione autonoma con cui  ormai da oltre un decennio si autogovernano  le scuole statali italiane;
  2. l'importanza della chiarezza  gestionale, professionale, finanziaria e didattica a tutti i livelli per  ridare smalto a queste istituzioni scolastiche;
  3. l'assunzione di responsabilità diretta dagli organi di governo della singola istituzione scolastica e delle professionalità che in esse operano in sinergia con le religiose.
          Il nodo finanziario - che in un'epoca di crisi certamente riveste un'importanza non da poco - non è tanto preminente quanto la necessità di dotarsi di regole e di organi di gestione che nel rispetto assoluto del Carisma della Congregazione gettino le basi per un ripensamento complessivo del fare scuola  in ambito di parità cattolica, ma soprattutto in relazione alle linee tracciate da Jeanne Antide più di due secoli fa  e  ancora oggi, anzi proprio oggi, attualissime.

        Proprio oggi le nuove povertà , in una cornice di secolarismo diffuso, impongono alle Suore della Carità ed alle scuole e alle iniziative educative da loro continuate o assunte ex novo interrogativi forti circa il ruolo da giocare all'interno del problema spinosissimo della formazione giovanile, alla Fede, alla Pace, a sistemi valoriali che non si vergognino della loro emanazione cristiana.

       Il problema finanziario, peraltro ormai comune a tutte le scuole paritarie italiane, viene dopo e non può soffocare o inibire o annacquare il carisma originario delle nostre scuole, un tempo aperte a tutti coloro che necessitavano di istruzione e di formazione "forti" e sicure, oggi probabilmente paurose di non farcela finanziariamente e quindi non più aperte a tutti, nemmeno per definizione!

       La dimensione dell'autonomia potrà sicuramente essere un rimedio concreto e giusto per corresponsabilizzare tutti a una politica di parsimonia finanziaria e di oculatezza e trasparenza gestionale, ma al contempo di espansione missionaria e di apertura delle porte a chi veramente ha bisogno di aiuto e non solo di bambagia.

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