sabato 5 gennaio 2013

SIAMO VICINI CON LA PREGHIERA ALLA SCUOLA E ALLE ATTIVITA' EDUCATIVE DELLE SUORE DELLA CARITA' IN SIRIA


     Sono terribili i momenti che si stanno vivendo in queste ore in Siria, dove  le nostre Suore della Carità  gestiscono  la  Scuola patriarcale mista « Al Rihaya » che contiene quest’anno 2 169 alunni dalla  scuola materna alla maturità  e che da sei anni opera  nei nuovi, spaziosi locali a Mleiha alla periferia di Damas, ma animano  anche un Servizio catechistico nella parrocchia di St Joseph (Tabbalé - Damas) con apporti educativi nell’asilo nido parrocchiale e un  Servizio catechistico e pastorale a Khabab e nei villaggi della diocesi di Hauran. 

     Continuano i combattimenti in  quella terra, dove le forze governative si stanno scontrando con i ribelli per il controllo di Daraya, importante sobborgo di Damasco. Da ieri, intanto, sono arrivati in Turchia i primi militari statunitensi incaricati di supportare il dispiegamento sul territorio di Ankara dei missili Patriot richiesti dalle autorità locali alla Nato. L’Alleanza atlantica ha sottolineato come il dispiegamento abbia esclusivamente una “funzione difensiva” del confine.

       La crisi militare porta con sé anche l’emergenza umanitaria, che coinvolge ormai oltre mezzo milione di sfollati. Particolare allarme desta un po’ dovunque la situazione dei bambini.

       Saba al-Mobaslat, project director di Save The Children in Siria, che ha aperto nel campo di Zaatari un asilo per i bambini tra zero e cinque anni, ha dichiarato oggi ai microfoni di Radiovaticana:
Crediamo che questa particolare fascia di età abbia specifiche necessità, tra queste protezione e istruzione. Dal nostro punto di vista, ai bambini che vivono in un ambiente sicuro, insieme con i loro coetanei, è consentito di continuare a svilupparsi e a imparare, in modo da non perdere quella fase importante della vita in cui le capacità di apprendimento, le capacità cerebrali, la capacità di acquisire vocabolario sono più alte. C’è un’area ricreativa dove il gioco è strutturato in maniera tale da rispondere alle esigenze dei bimbi: sviluppare le abilità motorie, l’attitudine a interagire con i coetanei, a risolvere problemi, prendere piccole decisioni... Inoltre, fornisce loro la protezione di base e dà ai genitori il tempo per riposare e organizzare la vita.”

      La crisi  politica e militare direttamente o indirettamente sta inesorabilmente condizionando tutta la vita della nazione siriana e le nostre suore sono in prima linea per organizzare, come possono, tutti gli aiuti umanitari possibili, soprattutto per i campi in cui si rifugiano decine di migliaia di bambini.

   A loro tutte, agli sfollati siriani e, in particolare, ai piccoli  la nostra solidarietà, ma soprattutto la nostra preghiera incessante, alla quale invitiamo ad aderire quanti ci leggono.

3 commenti:

Enza ha detto...

Dev'essere una preghiera veramente unitaria e incessante per la Siria.

Anonimo ha detto...

Grazie per questa informazione.Grazie per la preghiera.

Anonimo ha detto...

Purtroppo la grande scuola del patriarcato che accoglieva circa 2000 alunni è chiusa e molti sono i danni che ha ricevuto. Le nostre suore sono in una comunità al centro di Damasco e con ogni sforzo hanno cercato di allestire delle aule provvisorie soprattutto per le classi terminali.
vivono veramente nella precarietà continua. Ricordiamole e ricordiamo i tanti giovani che faticano per poter accedere alla scuola.
sr Maria Silvia