lunedì 31 dicembre 2012

MENTRE SI ARCHIVIA UN ALTRO ANNO DIFFICILISSIMO PER LE SCUOLE PARITARIE CATTOLICHE…BUON 2013 !



     La speranza di una ripresa generale della scuola cattolica si deve  coniugare  con un rinnovato e serio impegno di tutti all’alba del nuovo anno, che ci auguriamo registri per le nostre scuole un’inversione di tendenza rispetto al 2012, anno in cui è nato anche questo blog che, a oggi, conta in 8 mesi di vita, ben  8629 visite.


    Buon anno a tutte le scuole cattoliche e a tutti coloro che vi lavorano; buon anno a tutte le suore della Carità; buon anno anche agli allievi e alle rispettive famiglie!
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    Il 2012 è stato un altro anno durissimo per tutte  le scuole paritarie cattoliche, confermando in gran parte la linea di tendenza registrata negli ultimi due anni, un anno in cui ben 605 scuole paritarie   non hanno riaperto i battenti.

     Se è vero infatti che  la legge 62 del 2000,  all’articolo 1 afferma che : «Il sistema nazionale di istruzione (…) è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali» e che, quindi «scuola pubblica» è sia statale che paritaria e che, di rimando, la contrapposizione tra «pubblica» e «private» non ha più motivo di essere o, meglio, è impropria nei termini, è anche vero che i tagli agli aiuti a questo tipo di scuole sono diventati ormai insostenibili.

    A partire dalla legge 62, lo Stato si era impegnato a sostenere le paritarie con uno stanziamento che si è sempre aggirato intorno ai 530 milioni di euro l’anno. Un finanziamento già di per sé sottostimato, ma comunque una risorsa. Nel 2009, tuttavia, questo sostegno è stato dimezzato. Nel 2012  il taglio  è rimasto inflessibile, nonostante gli impegni presi a parole.

   Se consideriamo che la spesa pubblica per ogni allievo della statale è di 6.635 euro e che  per un allievo  della paritaria, invece, l’erario eroga 661 euro (elaborazione Agesc) ci accorgiamo che il risparmio per lo Stato è di 5.974 euro a studente, ovvero, in totale, di 6 miliardi e 334 milioni l’anno.

       Le paritarie  infatti sono in tutto 13.500, di cui circa 9 mila cattoliche o di ispirazione cristiana, frequentate da 727 mila studenti. Spiccano per numero le scuole dell’infanzia, con 6.610 istituti e 443 mila allievi. Vale a dire che in Italia due bambini su cinque di 3-6 anni scelgono la scuola dell’infanzia cattolica . Molte meno sono le altre classi di scuole: le superiori sono 621 istituti, con 61 mila studenti; le primarie (elementari) sono 1.130, con 156 mila bambini. Le secondarie di I grado (medie), infine, sono 3.178, con 67 mila alunni.

     L’aridità di queste cifre purtroppo si coniuga benissimo con l’aridità della politica governativa anche verso le altre necessità delle scuole (sia delle paritarie che delle statali): urgenza di formazione del personale; imprescindibilità di direttive chiare e uniformi; tempestività negli adempimenti a livello centrale (vds il grave ritardo con cui è stato emanato il regolamento attuativo delle Nuove indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo), sblindatura delle risorse europee per un loro ottimale utilizzo da parte di tutte le scuole meritevoli, sia statali che paritarie, in quanto, appunto tutte scuole pubbliche, ma soprattutto reale volontà di sganciare la scuola da ogni forma possibile di contraddizione o di condizionamento politico.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

QAuguri anche ai responsabili di questo blog. Buon 2013

Francesco ha detto...

Auguri