giovedì 6 dicembre 2012

IN PREPARAZIONE AL I VENERDI DI DICEMBRE...


   In prossimità del I venerdi scolastico di dicembre vogliamo meditare con il cardinale Arcangelo Scola la funzione dell'educatore secondo il vescovo di Milano Ambrogio: l'educatore che conosce bene il popolo che gli è affidato e ad esse fa pieno dono di sè:



«Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore» (Vangelo, Gv 10,14-15). In questo passaggio evangelico le due parole, così come, sono decisive.
     Stabiliscono un nesso tra la forma di conoscenza reciproca che avviene tra Gesù ed il Padre e quella tra Gesù, Buon Pastore, e noi. Da questa conoscenza scaturisce il dono totale di sé . Conoscenza reciproca e dono di sé generano l’amore oggettivo ed effettivo.
      La nostra fede ce lo mostra nella persona e nella vita di Gesù che, vigilanti, aspettiamo in questo tempo di Avvento. Gesù è Misericordia, il vertice dell’amore, donata dal Padre per la potenza dello Spirito Santo a tutti gli uomini. Siccome Gesù ci conosce e si dona a noi, anche noi, nonostante i nostri limiti, possiamo farne esperienza.
     Per esempio la famiglia, l’unione stabile, fedele e aperta alla vita tra l’uomo e la donna, ad un tempo Chiesa domestica e cellula fondamentale e irrinunciabile della società, ci educa al “bell’amore”.


   Cosa c'è di più grande per un educatore che conoscere uno ad uno i propri allievi nella loro dimensione di creature bisognose di guida?

   Copsa c'è di più grande che   fare ad essi pieno dono di sè, appunto, come educatore?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grazie per questi appunti.