martedì 21 agosto 2012

L’EDUCATORE, MEDIATORE E FACILITATORE DEL PROCESSO ATTIVO DI APPRENDIMENTO “PARTOUT DANS LE MONDE”.

       Ovunque operi, il carisma di Jeanne Antide Thouret è portatore di uno stile inconfondibile fatto  di rispetto e di delicatezza da cui deriva la sua assoluta “modernità”,
    Se rileggiamo  soltanto qualche spunto tratto dalle “Linee Educative”, sistematizzate già dodici anni fa, eppure ancora incredibilmente al passo con i tempi e con il processo evolutivo della ricerca psicopedagogica (Cfr. “Linee Educative….” cliccando nella colonna a dx sul Link “ Documenti della Consulta SCE e delle scuole paritarie SDC”) ci accorgiamo che l’identità vera dell’educatore formato al carisma di Santa Giovanna Antida non si esaurisce affatto in un rincorrere affannoso le “conquiste” a volte contraddittorie della moderna ricerca didattico-educativa, ma in una personalità multiforme sempre al passo con i tempi, sempre pronta a mettersi in discussione, sempre pronta a coniugare il dono dell’insegnamento con quello della Carità…
“… L’educatore deve diventare il facilitatore di un processo di apprendimento attivo, in cui trasmettere meno informazioni e supportare, guidare, agevolare maggiormente l’itinerario formativo e di autoformazione.
   Uno stile educativo che sceglie di essere particolarmente attento ai piccoli, ai deboli, agli ultimi della società contemporanea, deve essere consapevole che questi sono coloro che non sanno, che non hanno voce, che non possiedono parola, che non hanno potere, che non sanno difendersi e non hanno chi li difenda. Educare i poveri è ridare loro la dignità di persone e la grandezza di figli di Dio.
     In una società in cui l’informazione è potere e la cultura è ricchezza, l’educazione diviene il tesoro di cui i poveri debbono essere resi partecipi.
     Gli educatori sono chiamati oggi a creare canali di comunicazione efficace  tra le varie agenzie educative al fine di ampliare sempre più le reti della solidarietà e della carità cristiana.”
     
    E’ forse questo, senza presunzione,  il segreto della modernità dello stile educativo SdC, fatto di tenerezza e fermezza, di rispetto per la persona, i suoi valori, la sua cultura, ma denso di suggestioni e di esempi miranti a superare gli schemi angusti delle situazioni sociali contingenti  nelle varie latitudini per guardare in alto, alla realizzazione della Libertà della persona.
    “Partout dans le monde”, prendendo in prestito il suggestivo titolo della ns. Rivista, appunto, come vuole Jeanne Antide, per affrontare a viso aperto povertà  antiche e nuove, egoismi e schemi che opprimono i “piccoli”.
   “Partout dans le monde” per insegnare a diventare “grandi” e  autonomi, per far gustare il sapore della dignità della persona a tutti, nessuno escluso, per far scoprire come si “impara ad imparare”.
    “Partout dans le monde”, e non solo tra i banchi o dietro le cattedre, per condividere in pieno il proprio tempo col tempo di chi incontriamo lungo  gli itinerari che  la Fondatrice continua silenziosamente e delicatamente a tracciare per tutti, perché il tempo, come afferma un simpatico power point che  una Suora della Carità sta distribuendo a molti, è la cosa più preziosa che possediamo e che possiamo donare ( http://www.slideshare.net/pietroumbro/alessandro-magno-e-il-tempo ).        Diamo generosamente  il  nostro tempo, diamolo a chi lo chiede . E a piene mani!

8 commenti:

Emma ha detto...

Un post bellissimo e poetico per noi tutti. Grazie.

Anonimo ha detto...

Dedicare parte del proprio tempo agli altri in una stagione di crisi finanziaria come quella che stiamo attraversando, è un dono immenso.

Anonimo ha detto...

Belli i video. Sono molto idonei a rendere l'idea del caruisma delle Suore della Carità.

Anonimo ha detto...

Invito a riscoprire, con l'occasione di questo tema, le Linee educative secondo il Carisma di Santa Giovanna Antida. Sono pubblicate anche su questo blog, com'è spiegato.

E.M.

Anonimo ha detto...

Grazie per l'invito ad usare il tempo,dono di Dio,per incontrare l'altro,soprattutto chi si trova in difficoltà,il povero.Ogni incontro con il fratello,vissuto con lo spirito di s.G.Antida,cercando ,come Lei ha fatto,di vedere e servire nell'altro Gesù,è sempre un'occasione,un'opportunità di crescita nell'amore

Anonimo ha detto...

grazie per aver evidenziato il carisma di S.G.Antida come dono del proprio tempo ed accoglimento del dono del tempo che il fratello può darci.La reciprocità nelle relazioni,è segno di rispetto ed attenzione per l'altro necessari se vogliamo tentare di costruire una società fondata sulla sobrietà,la solidarietà e la fraternità cioè suulla carità

Anonimo ha detto...

Certo il Carisma ha bisogno di essere esercitato per crescere...

Anonimo ha detto...

Il Carisma rischia di essere soffocato quando al primissimo posto non mettiamo l'educazione e la promozione umane delle persone che ci vengono affidate.