Un
insegnante credente svolge il suo servizio educativo all’interno di qualsiasi
tipo di scuola sapendo di essere chiamato a testimoniare la sua fede
proprio mentre offre questo servizio: da essa trae continuamente
ispirazione
per caratterizzare il suo agire educativo. In linea di principio, tutto
ciò che si può dire del docente cristiano in genere vale anche per chi insegna
nella scuola cattolica. D’altra parte, per questa particolare categoria di
insegnanti è lecito ipotizzare, come suggerisce anche la Congregazione per
l’educazione cattolica, che nella scuola cattolica “gli insegnanti e gli
educatori vivano una specifica vocazione cristiana ed una altrettanto specifica
partecipazione alla missione della Chiesa”.
In
questa prospettiva possiamo richiamare tre tratti distintivi, che
qualificano – intrecciandosi l’uno con l’altro – la fisionomia peculiare del
docente di scuola cattolica e ne fanno precisamente:
– un
professionista dell’istruzione e dell’educazione;
– un
educatore cristiano;
– il
mediatore di uno specifico Progetto educativo e persona impegnata in un cammino di crescita e maturazione spirituale.
Questi tratti devono essere
sempre presenti, per quanto in proporzione variabile, nella “persona
fisica” dell’insegnante di scuola cattolica. La loro reciproca distinzione vuole
evidenziare al meglio quanto è più specifico di ciascuno,mentre
la sequenza nella quale vengono presentati intende prospettare la traiettoria
ideale del continuo e sempre maggiore perfezionamento, umano e
cristiano, di chi è chiamato ad insegnare.
a. L’insegnante cattolico come professionista dell’istruzione e
dell’educazione
–
un’adeguata conoscenza di contenuti e metodi d’insegnamento;
–
l’apertura all’innovazione e all’aggiornamento;
– il
riferimento ad una teoria della conoscenza aperta al trascendente e ad una
visione antropologica ispirata ad un umanesimo integrale;
– la
consapevolezza della natura e del valore del rapporto educativo,
nonché
la disponibilità e la sensibilità nel praticarlo con ciascun alunno in una
prospettiva persona - lizzata;
– la
capacità di lavoro collegiale;
– il
possesso di doti relazionali e comu- nicative;
– la
coscienza e il rispetto di una corretta deontologia profes- sionale insieme ad una
effettiva onestà intellettuale.
Se la
risorsa formativa più importante dell’istituzione scolastica è rappresentata dalla
persona stessa dell’insegnante, sembra giusto che egli in prima
persona viva e faccia suoi gli atteggiamenti e le virtù da promuovere nell’alunno,
dal momento che l’esempio costituisce uno dei fattori più
importanti nell’educazione dei giovani.
b. L’insegnante cattolico come educatore cristiano
Un
secondo tratto che qualifica l’identità del docente di scuola cattolica è dato
dal fatto che questo professionista è chiamato ad insegnare in una
scuola che, per sua natura, si richiama ad una tradizione educativa e
pedagogica plurisecolare che si identifica con la paideia cristiana, cioè con
una visione cristiana della persona, della vita, della realtà, dell’educazione.
A
questo proposito occorre richiamare molto sinteticamente l’attenzione
sulla necessità di condivi- dere alcuni punti di riferimento essenziali,quali:
– un preciso
e valido fondamento antropologico, consistente nella concezione dell’essere
umano come persona che trascende ogni realtà naturale e ogni
condizione socialmente o storicamente determinata, così come ogni
visione dell’uomo e dell’educazione di stampo funzionalistico e
individualistico;
– la
concezione dell’educazione come esercizio di libertà, che mette in guardia
dal ridurre il processo formativo a mero “addestramento”, e fa perno
invece sul “risveglio” e sull’iniziativa spirituale della persona, per
promuoverla e per salvaguardarla in base al principio di sussidiarietà;
– il
perseguimento di un umanesimo integrale come fine proprio e specifico dell’educazione,
comprensivo di ogni sua dimensione (quella civile e
politica non meno di quella morale e religiosa), nell’ottica di una laicità
rettamente intesa;
– il
riconoscimento della legittima autonomia e del valore del sapere scientifico,
inscritto nell’orizzonte della piena razionalità e dell’autentic dignità
dell’uomo, secondo l’insegnamento costante degli ultimi pontefici
e più volte riproposto da Benedetto XVI;
– una
ferma speranza che la persona umana è sempre educabile
– una
ferma speranza nella capacità umana di bene e la conseguente fiducia nelle
effettive potenzialità dell’opera educativa.
c. L’insegnante cattolico come mediatore di uno specifico Progetto
educativo e persona impegnata in un cammino di crescita e maturazione spirituale.
L’insegnante
di scuola cattolica è un educatore cristiano chiamato ad esercitare
il suo servizio educativo all’interno di una scuola che, in quanto cattolica,
si caratterizza per un particolare Progetto educativo. A partire dalla
specificità di tale Progetto è doveroso richiamare l’attenzione su
altri requisiti che concorrono a definire l’identità del docente di scuola cattolica
– requisiti che si possono individuare facilmente nei testi del
Magistero
e nel Codice di diritto canonico:
– la
retta dottrina, cioè la conoscenza, unita all’adesione, dei contenuti fondamentali
della fede cristiana, così come sono conservati e presentata nella
tradizione della Chiesa cattolica;
– la
probità di vita, cioè uno stile di vita coerente con il messaggio evangelico e con
gli insegnamenti della Chiesa;
– la
conoscenza dei tratti che definiscono l’identità della scuola cattolica e,
nello specifico, la disponibilità e la capacità di elaborare una proposta educativa
originale e coerente con il progetto educativo dell’istituzione in cui
si è chiamati ad operare.
Su
quest’ultimo punto, decisamente cruciale per la salvaguardia dell’identità della
scuola cattolica, occorre soffermarsi brevemente, per chiedersi in che
cosa possa consistere la differenza tra l’insegnamento impartito
nella
scuola cattolica e quello svolto nella scuola.Un insegnante credente svolge il
suo servizio educativo all’interno di qualsiasi
tipo di scuola sapendo di essere chiamato a testimoniare la sua fede
proprio mentre offre questo servizio: da essa trae continuamente ispirazione
per caratterizzare il suo agire educativo.
In linea di principio, tutto
ciò che si può dire del docente cristiano in genere vale anche per chi insegna
nella scuola cattolica, ma se
vogliamo definire correttamente l’identità dell’insegnante di scuola cattolica
dobbiamo tenere presenti i tratti fondamentali che caratterizzano l’istituzione
educativa all’interno della quale egli viene chiamato ad operare:
una scuola che si caratterizza appunto come cattolica.
In
questa prospettiva si possono individuare almeno quattro tratti distintivi, che
qualificano – intrecciandosi l’uno con l’altro – la fisionomia peculiare del
docente di scuola cattolica e ne fanno precisamente:
– un
professionista dell’istruzione e dell’educazione;
– un
educatore cristiano;
– il
mediatore di uno specifico Progetto educativo;
– una
persona impegnata in un cammino di crescita e maturazione spirituale.
Questi
quattro tratti devono essere
sempre presenti, per quanto in proporzione variabile, nella “persona
fisica” dell’insegnante cattolico e non solo in quanto insegnante di scuola cattolica...! In effetti l'insegnante cattolico, senza ricorrere a giri di parole, oltre che mediatore di un progetto educativo è persona costantemente impegnata in un cammino di crescita e maturazione spirituale fondato sul Vangelo .
6 commenti:
Ci voleva proprio...
E.D.
mi permetterei di aggiungere che il cristiano-insegnante non dovrebbe mai esitare nel testimoniare la propria fede,senza nulla concedere alla tendenza-tentazione di camuffarsi per ottenere un facile quanto inutile apprezzamento.Il modello da seguire è la affascinante pedagogia dell'unico Maestro:Gesù
Concordo con anonimo delle 23,48
Posso permettermi di suggerire una diversa sequenza dei tratti caratterizzanti l'insegnante cattolico?persona costantemente impegnata in un cammino di crescita umana e spirituale; educatore autenticamente cristiano;professionista dell'educazione e dell'istruzione;mediatore di uno specifico Progetto Educativo frutto anche del suo personale impegno
Più che su un ordine sequenziale, mi soffermerei su certi tratti distintivi: la serietà, l'impegno disinteressato, l'abnegazione, la sobrietà nel comunicare e nel dare l'esempio...
i tratti distintivi sono una coerente conseguenza di quello che si è come persona-credente ed impegnata nel campo educativo
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