Con nota Prot.AOODGOS 4091 / 2012 il MIUR , "a causa della notevole quantità di richieste di accreditamento da parte delle scuole prive della password di accesso assegnata alla istituzione" e dei conseguenti ritardi, ha prorogato di 7 gg. il termine ultimo per l'espletamento della consultazione sulla bozza di Indicazioni Nazionali per il curricolo.
Si sa già che moltissimi sono stati i rilievi avanzati , sia pure in tutta fretta, da parte dei collegi dei docenti e di molte associazioni di docenti e di genitori, non riusciamo a capire pertanto perchè mai la proroga, attese le complicazioni emerse, non sia stata più congrua e tale da consentire a tutti di esprimersi.
E' dell'ultim'ora anche la notizia che ,accogliendo le critiche sollevate da più parti e riprese dai mezzi di comunicazione, al fine di “evitare che il dibattito si areni in una polemica non voluta”, il Miur ha precisato che “negli Obiettivi specifici di apprendimento del quinto anno è stato reso esplicito il riferimento alla Lotta di liberazione”. Per la precisione, nel paragrafo di riferimento è stata introdotta l’integrazione: “l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana”.
Puntualizzazione senz'altro condivisibile e doverosa, ma altrettanto doveroso forse sarebbe stato rivedere fin da subito , tra l'altro, tutto l'impiento e la scansione del curricolo di Storia dal primo anno discuola primaria al terzo della secondaria di I grado.
5 commenti:
D'accordissimo. L'articolazione del programma di storia sembra fatta apposta per confondere le idee ai fanciulli invece di insegnare loro le nostre radici.
Vogliamo "fanciulli" istruiti nella storia, ma incapaci di cogliere il significato delle vicende storiche?
Se non si conosce la storia come si può essere capaci di "cogliere il significato delle vicende storiche"? Stiamo scherzando?
Grazie per avermi fatto conoscere questo blog.
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