Aderendo alla richiesta di uno dei comnmentatori di un precedente thread, riapriamo anche noi il discorso sulla dislessia, espressione diventata ormai anche termine omnicomprensivo per identificare tutta una serie di disturbi dell'apprendimento, sulla quale sono stati versati i classici fiumi di inchiostro, ma ancora controversa nella sua giusta portata e complessità.
Riportiamo di seguito alcune sintesi e degli spunti operativi tratti dalla recente attività del M.I.U.R., pubblicando a parte, nella sezione documenti, una disamina della situazione sia a livello tecnico ( come riconoscerla e affrontarla) sia a livello pratico (come orientarsi nella prassi educativa quotidiana), sperando di rendere un piccolo, utile servizio a quanti si pongono realmente il problema.
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Il Ministero dell‘Istruzione, dell’Università e della Ricerca con il decreto attuativo della legge 170/2010 riconosce realmente la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come disturbi specifici di apprendimento (DSA). La legge tutela il diritto allo studio dei ragazzi con DSA individuando e puntando soprattutto su nuove forme didattiche, su adeguate modalità di valutazione e su una specifica formazione dei docenti. Secondo le ultime rilevazioni del Miur, sono circa 70 mila gli alunni con diagnosi di DSA, ma secondo recenti ricerche scientifiche la percentuale della popolazione scolastica interessata dai DSA va dal 3% al 5%, pertanto il numero dei casi non ancora diagnosticati potrebbe riguardare oltre 200 mila alunni. Il Miur guarda a questo problema con massima attenzione e promuove, anche attraverso nuove Linee Guida, il successo formativo - a scuola e all’università – di alunni e studenti con DSA, garantendo il supporto alle loro famiglie.
Misure educative e didattiche
Con il decreto attuativo e le Linee Guida, sono individuate, ai sensi della Legge 170/2010, le misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento, fin dalla scuola dell’infanzia. Le Linee Guida presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi personalizzati, che puntano sulla centralità delle metodologie didattiche.
Strumenti compensativi e misure dispensative
Il decreto prevede strumenti didattici e tecnologici (strumenti compensativi) che facilitano lo studio degli alunni con DSA:
- sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
- il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
- i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
- la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo.
Rapporti con le famiglie
Particolare importanza riveste il rapporto con le famiglie degli alunni con DSA. Nel primo periodo di approccio dei figli con la scuola primaria, le famiglie sono poste di fronte a difficoltà inattese e necessitano di essere supportate e informate con professionalità e costanza sulle strategie didattiche che di volta in volta la scuola progetta per i loro figli, sulle verifiche e sui risultati attesi e ottenuti. Per tali necessità, le istituzioni scolastiche organizzeranno con maggior frequenza incontri con le famiglie interessate, affinché l'operato dei docenti risulti conosciuto, condiviso e coordinato con l'azione educativa della famiglia stessa.
Università
Anche gli studenti universitari con DSA hanno diritto a veder riconosciuti le misure dispensative e gli strumenti compensativi adottati nelle scuole, sin dai test di ammissione, nei quali si potrà prevedere un tempo aggiuntivo, fino a un massimo del 30% in più, per lo svolgimento delle prove.
Nel normale percorso accademico, gli Atenei consentono agli studenti con diagnosi di DSA di poter utilizzare le facilitazioni e gli strumenti compensativi eventualmente già in uso durante il percorso scolastico, quali, ad esempio:
- registrazione delle lezioni;
- utilizzo di testi in formato digitale;
- programmi di sintesi vocale.
Inoltre, gli Atenei debbono prevedere servizi specifici per gli studenti con DSA, che pongano in essere tutte le azioni necessarie a garantire l’accoglienza, il tutorato, la mediazione con l’organizzazione didattica e il monitoraggio dell’efficacia delle prassi adottate (ad es. utilizzo di tutor specializzati; consulenza per l’organizzazione delle attività di studio; lezioni ed esercizi on line sul sito dell’università, ecc.).
Formazione per i dirigenti scolastici e i docenti
Il MIUR ha già avviato e finanziato azioni di formazione su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di avere un ‘referente per la dislessia’ in ogni scuola. Ad oggi, interventi di formazione sono stati realizzati in dodici regioni italiane. In altre sei saranno avviati entro l’anno.
A partire dal prossimo anno accademico, in accordo con la Conferenza nazionale permanente dei Presidi di Scienze della Formazione, il Ministero promuoverà percorsi di alta formazione attraverso l’attivazione, in 32 università, di Corsi di Perfezionamento o Master in “Didattica e psicopedagogia per i Disturbi Specifici di Apprendimento”, rivolti a dirigenti scolastici e a docenti delle scuole di ogni ordine e grado.
I corsi hanno durata annuale, con relativa acquisizione di 60 CFU (Crediti Formativi Universitari). Per realizzare un’offerta formativa flessibile, che si adatti ai diversi bisogni formativi del personale della scuola, i corsi sono articolati in tre moduli, ciascuno equivalente a 20 CFU, corrispondenti rispettivamente ad un livello ‘base’, ‘intermedio’ e ‘avanzato’, che possono essere frequentati anche singolarmente.
L’articolazione generale prevede almeno ¼ dell’impegno didattico dedicato ad esperienze laboratoriali, applicative delle cognizioni teoriche apprese, svolte a scuola, con certificazione delle attività da parte del Dirigente scolastico, o di tirocinio con tutor presso centri specializzati e scuole selezionate.
Le spese per la frequenza dei corsi saranno a carico del Ministero.
Per le azioni di formazione sono stati stanziati due milioni di euro.
Nascono i CTS per la dislessia – Centri Territoriali di Supporto alle scuole
Sono 96 i Centri Territoriali di Supporto, dislocati su tutto il territorio nazionale e rappresentano strutture di supporto per i docenti collocate presso “scuole polo”. I CTS possono essere impiegati come centri di consulenza, formazione, collegamento e monitoraggio e saranno connessi telematicamente, anche per la rilevazione dei dati. Vi operano tre docenti, esperti nelle nuove tecnologie, che potranno dare indicazioni su strumenti hardware e su prodotti software specifici, oltre che sull’impiego di strumenti compensativi. Per potenziare i CTS il MIUR ha stanziato, tra il 2010 e il 2011, un milione di euro.
Pagina web del sito
All’interno del sito del MIUR, è stata dedicata una pagina web ai DSA, all’indirizzo http://www.istruzione.it/web/istruzione/dsa.
È possibile visionare, oltre all’intera normativa in materia, schede di approfondimento, costantemente aggiornate, e documentazione degli interventi didattici attivati dalle scuole (come per esempio il Piano Didattico Personalizzato). Sono inoltre riportati i recapiti dei referenti regionali del MIUR per i DSA e gli indirizzi dei CTS. Tra le pubblicazioni sul sito, anche il volume degli Annali dell’Istruzione che è stato recentemente dedicato ai DSA.
Protocollo d’intesa Miur-Telecom-AID
Prosegue la collaborazione con la Fondazione Telecom Italia che, con l’Associazione Italiana Dislessia, ha attuato un articolato programma di interventi sul fronte del monitoraggio e riconoscimento precoce della dislessia, sulla formazione e sensibilizzazione degli insegnanti, sulla diffusione, a casa e nelle scuole, di tecnologie specifiche per la lettura e l’apprendimento. Inoltre, quest’anno si attiva il concorso “A scuola di dislessia” per promuovere l’innovazione didattica.
Monitoraggio
Con decreto del Ministro è istituito un Gruppo di lavoro nazionale con il compito di monitorare l’attuazione delle norme della Legge 170/2010 e delle disposizioni contenute nel decreto attuativo.
5 commenti:
Grazie per aver trattato anche questo importante problema e buona domenica.
Il fatto è che c'è veramente confusione. Si parla tanto di dislessia e poi non si fa niente sul serio per recuperare certi alunni.
Dipende: c'è chi non fa sul serio, ma c'è anche chi fa sul serio.
grazie per queata attenzione.La dislessia è un problema più diffuso di quanto si pensi.
Le scuole non sono ancora pronte e le famiglie sono in seria difficoltà.
Seguirò con interesse l'evolversi della ricerca
Sono un'insegnante che si è dedicata allo sviluppo di strumenti compensativi per alunni dea. Finalmente ho trovato quaderni con rigatura e quadrettatura adeguata. Si trovano al sito www.quadernispeciali.it, la grafica è accattivante, la qualità della carta ottima e il prezzo abbordabile.
Li ho sperimentati ed ho ottenuto risultati sorprendenti!!!
Paola
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