Nel delineare l ' originalità del metodo educativo della scuola cattolica, in genere ci si sofferma, e ben a ragione, sui caratteri dell' ORIGINALITA' e della PROFEZIA della scuola cattolica e per fare chiarezza si individuano almeno quattro dimensioni di contenuto e di sostanza sui quali fondare la specificità di questo tipo di scuola:
- Un metodo educativo che pone al centro la persona;
- Il sistema ambiente e la comunità educante quali presupposti non marginali per una reale formazione civile umana e spirituale di ogni allievo;
- La pedagogia del progetto al servizio del personalismo pedagogico;
- La testimonianza di professionalità coerenti con i valori umani, sociali e civili condivisi, ma anche su convinzioni di fede ed etiche irrinunciabili , nel quadro del nuovo ruolo del docente.
Ferma restando la peculiarità di ogni scuola cattolica e del Carisma che sottende ad essa, penso però che occorra soffermarsi almeno su UNA QUINTA DIMENSIONE , apparentemente marginale, spesso data per scontata, ma oggi più che mai importante nella vita e nella visibilità della singola scuola. Ci riferiamo alla dimensione operativa e concreta della sobrietà, accompagnata da una gestione generosa nella parsimonia e trasparente in tutti i sintagmi del suo agire.
Tracciamo dunque, con l'aiuto dello studio condotto da Guglielmo Malizia, sia pure in modo sintetico, gli elemtni fondamentali afferenti a ciascuna di queste quattro dimensioni, senza però trascurare mai la quinta...
IL METODO E LA CENTRALITA' DELLA PERSONA
Il metodo educativo della scuola cattolica fa dell'educando il soggetto del suoproprio sviluppo. In particolare, deve essere anzitutto umanizzante, in quanto promuove la perfezione completa della persona umana e la edificazione di un mondo più umano. E' personalizzante e mira formare la persona umanain ordine al suo fine ultimo e al bene della società di cui l'uomo è membro. Prima di trasmettere conoscenze, competenze e valori la scuola cattolica è chiamata a rispondere alla domanda formativa che proviene esplicitamente o implicitamente dai giovani in crescita e che ricercano il significato della loro vita.
Più che valori la scuola cattolica dovrà operare per promuovere personalità valide.
SISTEMA AMBIENTE E COMUNITA' EDUCANTE
Elemento centrale dell'educazione nella scuola cattolica è la comunità. Questa non si fonda tanto nella tolleranza o nel semplice rispetto della libertà altrui quanto nella considerazione dell'altro come offerta di una ricchezza che ci libera dal nostro egoismo e che si presenta con i tratti del volto di Cristo. Ne consegue che lacomunità è messa in grado di fornire una esperienza di pace e di servizio al bene comune che insieme con quella della vita discendono dall'accoglienza della verità. Inoltre, se la Chiesa è anzitutto comunione, la scuola cattolica non può non definirsi in primo luogo che come comunità educante, la quale diviene centro propulsore e responsabile di tutta la sua vita. Ne segue l'impegno dei suoi membri di operare comunionalmente, alimentandosi con la Parola e con i segni sacramentali in un cammino di conversione e di riconciliazione e costruendo l'unitarietà del processo educativo sul dono dello Spirito.
LA PEDAGOGIA DEL PROGETTO
Il progetto educativo si presenta come il punto di incontro e di convergenza di tutte le componenti della comunità educante, come una istanza critica rispetto alle distorsioni e alle riduzioni educative e come un ambito nel quale si manifesta la forza trasformatrice e liberatrice del Vangelo per la formazione delle persone. Esso inoltre consente di ovviare alla frammentarietà dei percorsi e degli obiettivi, riconducendoli a un quadro di riferimento unitario , e permette di superare il pericolo della giustapposizione di orientamenti tra loro inconciliabili, costringendo ad evidenziare la concezione di persona, educazione e società. La sua elaborazione impegna l’apporto di tutta la comunità, naturalmente secondo ruoli e con poteri diversi. In aggiunta, consente di esprimere e motivare secondo la specificità cristiana i temi educativi fondamentali nella loro peculiare valenza pedagogica.
LA TESTIMONIANZA
Di fronte all’allievo in formazione la preminenza va data alla condotta, alla testimonianza e non solo alla parola . Questo significa cura della relazione educativa che non può essere mai un monologo ma un dialogo e che va accompagnata dalla convinzione che rappresenta un arricchimento non solo per l’allievo, ma anche per l’insegnante. Questi non dovrebbe mai dimenticare che il giovane durante la fase evolutiva della sua vita ha bisogno di amicizia e di una guida che l’aiuti a superare i suoi dubbi e disorientamenti. È necessario che egli sappia coniugare insieme, con prudente realismo e adattamento ad ogni singolo caso avvicinamento e lontananza, familiarità e distacco, perché l’educando giunga a sviluppare la propria personalità senza condizionamenti
SOBRIETA' E TRASPARENZA
Sobrietà è rispetto assoluto di tutte le risorse umane, strutturali e materiali nell'interesse superiore della collettività scolastica e degli alunni. Sobrietà non è egoismo, aridità e tirchieria, ma giusta valutazione delle giuste esigenze, delle giuste necessità, dei giusti interventi. Sobrietà non è casualità, non è spreco, ma è anche generosità verso i più poveri di mezzi, secondo la più genuina lettura del carisma di Santa Giovanna Antida.
Quanto alla necessità della trasparenza gestionale, amministrativa e funzionale alla didattica ogni commento appare del tutto superfluo...